Inviato: Gio Mag 01, 2008 4:07 am Oggetto: IL RICETTIERE...TANTI GUSTI X GRAFFIATI GIUSTI
RIECCOMI CON UN NUOVO POST....FORSE PIU' ATTRAENTE DEGLI ALTRI...UN ANGOLO DOVE POTER SFOGARE UN FORTE ISTINTO PRIMORDIALE DELL'UOMO.... IL DESIDERIO DI CIBO ... E LA CONSEGUENTE VOGLIA DI RENDERLO SEMPRE PIù SUCCULENTO ED APPETIBILE AI NOSTRI PALATI CON LE RICETTE PIù SVARIATE
POTETE POSTARE QUI QUALSIASI CONSIGLIO GASTRONOMICO... RICETTE ITALIANE O ESTERE...REGIONALI...PAESANE...TRADIZIONALI E NON... CASERECCE...RAFFINATE...ANTICHE...MODERNE... TUTTO FA BRODO BASTA CHE SIANO A PORTATA DI CUOCO E DI FUOCO BREVI RICHIAMI ALLA PROVENIENZA DELLA RICETTA E ALLE SUE ORIGINI STORICHE NON GUASTERANNO ..ANZI.. FARANNO DA DEGNO CONTORNO CULTURALE AI SAPORI CHE CON PAROLE E IMMAGINI SAPREMO TRASMETTERE
FORZA ALLORA..DIAMOCI DENTRO E... BUON APPETITO
Inviato: Gio Mag 01, 2008 4:48 am Oggetto: LA SFOGLIATELLA...
Camminando per le vie di Napoli capita spesso di rimanere avvolti da un caldo ed inebriante profumo che ci costringe a seguire la sua scia fino a raggiungerne il luogo di provenienza... per poterne assaggiare l'incomparabile sapore. E' così che ci cattura lei...LA SFOGLIATELLA... dolce che racchiude in se i segreti di una antica tradizione tramandata nei secoli.
La storia della sfogliatella infatti è molto antica. Nel 1700 all'interno dei conventi si andava sviluppando l'arte della pasticceria; nelle grandi cucine dei monasteri le monache, con le loro mani magicamente dotate, cucinavano piatti prelibati e spesso creavano dolci e leccornie dai sapori unici e mai provati prima di allora.
Pare che la tradizione della sfogliatella sia nata proprio in uno di questi conventi, quello denominato Santa Rosa che si trova in Conca dei Marini vicino ad Amalfi, affacciato sul mare di quell'incantevole penisola.
Con pazienza e maestria,dopo numerosi tentativi nacque questa vera delizia del palato, dolce dagli ingredienti semplici ma che richiede grossa fatica per la sua preparazione.
Solo la pazienza ed il tempo libero delle donne rinchiuse nei conventi potevano consentir loro il lungo lavoro di stendere in striscie strettissime lunghe parecchi metri e di un millimetro circa di spessore la pasta di sola farina, acqua, sale e sugna per poi arrotolare due volte in rotoli strettissimi da tagliare a fette di un centimetro di spessore, ripiegare a sacchetta o ad imbuto e riempirli con un cucchiaio di delicato ripieno di semolino, cotto in acqua bollente, ricotta, uova, zucchero, canditi a pezzetti.
Questi fagottini di sfoglia venivano introdotti in forno molto caldo per una quindicina di minuti e le bionde e croccanti conchiglie dalla elegante forma rococò, spolverizzate di zucchero a velo, potevano essere gustate sia fredde che, preferibilmente, calde per la gioia dei visitatori del monastero.
Il dolce ebbe un successo straordinario e così fu deciso che il dolce prendesse il nome del monastero dove era nato: Santa Rosa.
Solo successivamente, nei primi del novecento, la Santa rosa fu modificata leggermente dal cavalier Pintauro e divenne la famosa "sfogliatella" CONVENTO DI SANTA ROSA
La Santa Rosa (ricetta del 700)
(Secondo la settecentesca ricetta conventuale)
«Prendi il fiore e mettilo sopra il tagliero nella quantità di rotolo mezzo. Mettici un pocorillo d'insogna e faticalo come un facchino.
Doppo stendi la tela che n'è riuscita e fanne come se fosse una bella pettola. In mezzo alla pettola mettici un quarto d'insogna ancora, e spiega a scialle, 4 volte d'estate, 6 volte d'inverno. Tagliane tanti pezzi, passaci il laganaturo e dentro mettici crema e cioccolata o se più ti piace ricotta di Castellammare. Se ci metti un odore di vaniglia oppure acqua di fiori e qualche pocorillo di cedro, fa cosa santa. Fatta la sfogliata, lasciala mezza aperta e mezza 'nchiusa da una parte e dove là scorre la crema facci sette occhi piangenti con sette amarene o pezzulli di percocata. Manda tutto al forno, fa cuocere lento, mangia caldo e alléccate le dita».
La ricetta moderna:
Oggi le "santa rosa" vengono chiamate monachine. Ecco la ricetta:
Ingredienti:
Farina 800 gr., Burro 300 gr. , Sale un pizzico. Per il ripieno: Crema pasticciera 300 gr. , Confettura di amarene 200 gr. , Rossi d'uova due , Zucchero a velo .
Esecuzione:
Preparate una pasta sfoglia Con la farina, il burro, e un pizzico di sale .Dopo averla fatta riposare, stendetela col mattarello e, aiutandovi con un tagliapasta, ricavatene tanti tondi di 10 cm. di diametro. Su meta dei tondi versate un po' di confettura di amarene e un po' di crema. Ripiegate i tondi facendone congiungere le estremità con un po' di rosso d'uovo battuto. Col rosso d'uovo spennellate la superficie dei dolci e mettete in forno caldo per circa 30 minuti. Lasciate raffreddare le monachine e con l'apposita tasca guarnitele con un po' di crema e con qualche amarena. Spolveratele infine di zucchero a velo.
A Napoli da Att****... alle spalle di P.zza Garibaldi... fanno le sfogliatelle più gustose della città ... e ancora una volta vi dico....alléccateve le dita
L'ultima modifica di alisa il Mar Mag 06, 2008 8:34 pm, modificato 3 volte
Inviato: Mer Mag 07, 2008 11:35 pm Oggetto: Tempo...
... Diamo tempo...magari preso dalla fame...qualcuno capita qui e............
Appena ho un po' di tempo posto qualche ricetta tipica ma personalizzata dalla sottoscritta
(per quattro persone) vermicelli gr. 500; uova sei; burro gr. 100; formaggio grattugiato (tipo parmigiano) gr. 100; prezzemolo; pepe nero macinato; sale
• cuocere la pasta al dente, colarla, versarla in una terrina
• battere le uova con un po' di sale e versare sulla pasta
• aggiungere il burro disciolto, il formaggio, un po' di pepe e rimestare il tutto per fare amalgamare bene il tutto
• per la frittura utilizzare una padella abbastanza grande perché lo strato della pasta non superi un paio di centimetri
• cuocere la frittata a fuoco basso da un lato e rivoltarla, aiutandosi con un piatto piano, per la cottura dell'altro lato
La frittata napoletana è buona sia calda che fredda e quindi può essere utilizzata come pietanza da picnic
Questa è la ricetta base ma ovviamente si può modificarla a proprio piacimento aggiungendo gli ingredienti gustosi che si preferisce
Tanto per fare un esempio..dadini di prosciutto cotto...o rondelline di wurstell...o pancetta magra.. anche mortadella può andare...
e salsiccia
e formaggio a cubetti tipo fontina...provolone dolce...emmental..ecc. possono essere aggiunti in dosi non eccessive..diciamo 100 gr.
circa in aggiunta alla ricetta base
Si può inoltre farla "rossa" usando pasta cotta e condita con sugo di pomodoro passato e lasciata raffreddare ed asciugare...magari cotta
condita e messa in frigo la sera prima... poichè se è troppo bagnata la pasta non legherà bene con le uova e la frittata sarà un vero
disastro
Fatela sempre cuocere a fuoco lento per permettere una buona cottura interna degli ingredienti e prestate attenzione al momento della
"rivoltata" perchè specie con l'aggiunta del formaggio la frittata potrebbe perdere di compattezza e rompersi facilmente
La cottura è terminata quando la frittata assume un bel colore dorato scuro su entrambi i lati e ve ne accorgerete anche dall'odore
inconfondibile.
E' ottima con la ma anche con un buon vinello rosè
BUON APPETITO
Registrato: 03/03/08 17:03 Messaggi: 330 Residenza: Napoli
Inviato: Mar Mag 20, 2008 4:41 pm Oggetto:
Ma che vedo in questi post! Sfogliate, lasagne, cannelloni, frittate...La frittata, sì è vero, la pietanza regina delle passeggiate fuori porta dei napoletani. Può essere realizzata sia con pasta grossa che con pasta fine, quindi che siano penne o spaghetti non si sbaglia mai, e può essere sia in bianco che rossa. Un tempo era realizzata come mezzo di recupero per la pasta cotta avanzata, e che peccato sarebbe stato buttarla via. Croccante al punto giusto e deliziosa nel sapore, la frittata è una prelibatezza per il palato.
La mia mamma, ottima cuoca, ne realizzava una apposta per me, in quanto grande estimatore del cappero. Naturalmente, ancora oggi la si fa, anche se a prepararla non è più la mia dolce e cara mamma. Ve la voglio insegnare.
" FRITTATA IN BIANCO AI CAPPERI DI MAMMA CARMELA"
Un misurino abbondante di olio extravergine di oliva, uno spicchio d’aglio, 2 cucchiai di capperi sotto sale, quattro uova intere, 600 gr. di spaghetti.
Scaldare lo spicchio d’aglio nell’olio senza farlo colorire, non deve soffriggere. Eliminarlo e aggiungere all’olio caldo due cucchiai colmi di capperi piccoli, quelli di Pantelleria, sciacquati e asciugati. Rosolare brevemente. Battere poi quattro uova intere, lessare gli spaghetti e condirli con l’intingolo di olio e capperi, poi versarli nell’uovo battuto e mescolare bene, affinchè anche i capperi si distribuiscano senza ammucchiarsi in un solo punto. Dividere gli spaghetti così conditi, in due porzioni uguali, in modo da ottenere due frittate che cuocerete in un tegamino con diametro di 22-23 cm al bordo superiore. Cuocere prima da un lato, e poi rigirare aiutandosi con un piatto facendo attenzione a non ustionarsi con l’olio caldo nell’eseguire la manovra. Alla fine del lavoro, otterrete due belle frittate gustosissime come quella in foto.
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Inviato: Ven Mar 06, 2009 1:48 am Oggetto:
Carissime Amiche di IG,ho pensato di riaprire questo topic fermo da troppo tempo.L'ultima lettura è la n°2051.
E quale occasione migliore se non questa,visto che nel banner vi ho parlato del mio Ragù alla Fiorentina.....
Bene,animo e mettevi ai fornelli !!!!!!!!
Ingredienti per 6 persone:
2 coste di sedano
1 Carota
2 cucchiai di prezzemolo tritati
1 cipolla
1 kg di carne di manzo macinata
1 bicchiere - 0,25 l di vino rosso
0,5 kg di pomodori pelati
1 cucchiaio di pomodoro concentrato
4 cucchiai di "Olio extra vergine di oliva"
Sale e pepe quanto serve
Preparazione:
Pelare e sminuzzare la cipolla, lavare e tritare il sedano e la carota. Scaldare l’olio di oliva in un tegame, aggiungere la cipolla , il sedano, il prezzemolo e la carota infine aggiungere un cucchiaio di acqua (*)far cuocere a fuoco alto.
Aggiungere ora la carne macinata e cuocere per 5 minuti finché appare rosolata.
Aggiungere il bicchiere di vino rosso e cuocere fino a che l’alcool è evaporato. Poi aggiungere i pomodori , il sale ed il concentrato di pomodoro. Girare gentilmente e cuocere per circa 2 ore a fuoco basso.
(*)Il segreto di aggiungere l’acqua o il vino bianco all’olio extra vergine di oliva è per mantenere la temperatura intorno a 100 gradi centigradi. L’acqua o il vino, evaporando mantengono costante la temperatura e consentono una cottura gentile.
Buon Appetito,e Buona Musica!
L'ultima modifica di paolo#firenze il Ven Mar 06, 2009 8:04 pm, modificato 1 volta
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Inviato: Ven Mar 06, 2009 6:25 am Oggetto: alto gradimento
Ah... finalmente ho risolto
Sabato ho una cena e non sapevo cosa preparare.
Grazie Paolo, proverò e ti farò sapere com'è andata _________________ Meglio un MORSO oggi.. che un RIMORSO domani
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Inviato: Ven Mar 06, 2009 8:11 pm Oggetto: Re: alto gradimento
sibilla ha scritto:
Ah... finalmente ho risolto
Sabato ho una cena e non sapevo cosa preparare.
Grazie Paolo, proverò e ti farò sapere com'è andata
Bene! Mi farà piacere sapere come è andata!!!!
Ti consiglio anche di provare la Frittata dell'amico Elfo,io ne sono rimasto entusiasmato,la preparo per gli amici quando usciamo in mare,un successoneeee!!!
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Inviato: Ven Mar 06, 2009 8:42 pm Oggetto: ricette
Noooo......non fatemi questo.....devo pensare a rimettermi in forma per l'estate!!!!!!
Non avevo ancora scoperto questa parte.......
Ok..ci farò un giretto, ogni tanto... eh si...sono una golosona!!!
Proverò il trucchetto del vino rosso... normalmente io uso quello bianco secco
Ciao a tutti _________________ Tata Tatac
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Inviato: Mar Mar 10, 2009 11:05 pm Oggetto:
koala1947 ha scritto:
SARDE IN SAOR
Il saor presenta il segno chiaro ed evidente della venezianità sotto molti punti di vista: la cipolla, che dagli orti delle isole lagunari o di Chioggia, imbiondita e resa dolce da una gentile stufatura, caratterizza con dolcezza e aroma inconfondibile più di una preparazione tipica della nostra cucina (due tra tutte: il fegato di vitello “alla veneziana” e il baccalà alla cappuccina); le spezie, con uva “sultanina” e pinoli, che ricordano la vocazione di Venezia ad essere porta per l’oriente, e sottolineano il carattere gentile e il “garbo” che abita l’anima di questa città; ma anche la semplicità nella preparazione e la sobrietà d’uso degli ingredienti, che dicono della praticità veneziana, fonte di grandi fortune nei commerci.
Il saor ha origini antiche. “Cibo di marinai e scorta di terraferma”, lo definisce Maffioli rivendicando la sua origine come modo per conservare il pesce durante i lunghi viaggi per mare: lo cita il “Libro per cuoco”, ricettario di anonimo veneto del 1300, come una “salsa agrodolce per il pesce”. Goldoni lo richiama a più riprese nelle sue commedie ed è ancora oggi tradizione viva, piatto irrinunciabile e rituale per la grande festa del Redentore che si tiene a Venezia il terzo sabato di luglio, da gustare sotto i “foghi” che illuminano il cielo sopra al bacino di San Marco.
Ingredienti
50 grammi di uva sultanina 50 grammi di pinoli
2 cipolle bianche (300 grammi) 2 cucchiai di olio extra vergine d'oliva
olio di semi 300 grammi di aceto bianco
1 tazza di farina 1 bicchiere di vino bianco
pepe in grani 2 chiodi di garofano
600 grammi di sarde q.b. di sale
Preparazione
Pulire le sarde eliminando la testa, le interiora e le squame, asciugarle con carta assorbente ed infarinarle. Sciacquare l'uvetta con acqua tiepida e metterla a rinvenire nel vino bianco. Riempire per metà la padella con l'olio di semi e farlo scaldare. Infarinare i pesciolini e, quando l'olio è ben caldo, metterli in padella lasciandoli dorare dalle due parti quindi eliminare l'unto in eccesso con carta assorbente. A mano a mano che le sarde sono pronte spolverarle di sale. Tagliare molto finemente le cipolle e farle appassire in due cucchiai d'olio extra vergine d'oliva. Quando saranno trasparenti e cominceranno a prendere colore, bagnarle con l'aceto ed unirvi il pepe, ed i chiodi di garofano. Far bollire per due o tre minuti e spegnete la fiamma. In una piccola terrina formare uno strato di sarde, coprirle con parte delle cipolle, dei pinoli e dell'uvetta sgocciolata ed asciugata. Continuate a formare gli strati fino ad esaurimento degli ingredienti e terminare con uno strato di cipolle. Versare su tutto la salsa di aceto a cui sono stati aggiunti due tre cucchiai di olio di frittura, quindi coprire la terrina con pellicola trasparente e fate riposare la preparazione per almeno 24-48 ore prima di consumarla. Conservarla nella parte meno fredda del frigorifero togliendola qualche ora prima di servirla. Buon appetito. Tonin Venexian
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Inviato: Mar Mar 10, 2009 11:08 pm Oggetto:
Tata Tatac ha scritto:
A me piace molto la pasta condita con sughetti vegetariani.
Che dite di un piatto di spaghetti alla carbonara vegetariana?
Ecco la ricetta per 4 persone:
350 gr. di spaghetti
100 gr. di piselli
1/2 peperone rosso
100 gr. di fagiolini
4 cipollotti
2 tuorli
1 dl. di panna fresca
50 gr. di parmigiano grattugiato
10 steli di erba cipollina
sale, pepe bianco
Tagliare i cipollotti a metà e affettarli sottilmente.
Riducete il peperone a corte listarelle, pulite i fagiolini dei piccioli e tagliateli a tocchetti.
Unite il tutto in una padella, aggiungete i piselli e cuocete a fiamma moderata con 4 cucchiai d'olio, sale e pepe.
Nel frattempo, cuocete la pasta al dente.
In una ciotola mescolate i tuorli con la panna, l'erba cipollina tagliata a rondelline ed il parmigiano.
Con la salsa ottenuta condite la pasta (ben scolata) e mescolate bene.
Unite le verdure e.........
BUON APPETITO!!!!!!!
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Inviato: Mar Mar 10, 2009 11:15 pm Oggetto:
Buondì
Ummm, che gustosissime ricette che leggo
Mi vien voglia di lasciare tutto e correre a cucinare _________________ Meglio un MORSO oggi.. che un RIMORSO domani
L'ultima modifica di sibilla il Mar Mar 10, 2009 11:21 pm, modificato 1 volta
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Inviato: Mar Mar 10, 2009 11:19 pm Oggetto:
Marilou ha scritto:
Miam, miam Ciao Liviana e Amico Tonin Avanti di fare, anch'io, li vostri ricette, devo mettere certe parole culinare davanti miei occhi...... per no mi sbagliareeeeeeeeee troppo "pepe" o troppo "sale" Dopo, mettro, anch'io qq ricette qui A presto, amici del FORUM ciao Sibilla
_________________ Meglio un MORSO oggi.. che un RIMORSO domani
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Inviato: Ven Mar 27, 2009 3:55 pm Oggetto: ricetta
Vi piacciono le cipolle? Ecco una ricettina semplice semplice per cucinare le cipolle bianche.
Scegliere alcune cipolle bianche non molto grandi, il più possibile uguali
Sale
Pepe
Aceto balsamico
(2/3 chiodi di garofano)
Pulire le cipolle (senza piangere, se ci riuscite eheheh...) incidere la parte superiore con un taglio a croce - per 1/3 - e sistemarle in una pentola che le contenga di misura (con la parte tagliata in alto).
Salare, pepare (poco) spruzzare con un po' di aceto balsamico, aggiungere acqua fino a circa 1/2 delle cipolle ed aggiungere, se piace, 2/3 chiodi di garofano.
Chiudere la pentola con il coperchio, far cuocere a fuoco basso per circa 40 minuti, aggiungere acqua se necessario. Il sughetto di cottura deve consumare rimanendo alla fine abbastanza denso.
Servire le cipolle aggiungendo il sughetto di cottura.
Buon appetito.....! _________________ Tata Tatac
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